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Delfino, 40 anni a spasso nel mare dei buongustai

Grande festa per l’anniversario per il ristorante di Salvatore e Caterina.

Forse c’era un nebbione da far paura. In ogni caso per loro due, Salvatore e Caterina, risaliti nella metà degli anni Settanta dalla costa Amalfitana, questa bassa di Orzinuovi grigia, aumentava la nostalgia. Stabilirono di stabilirsi qui,con l’intelligenza della Loro cucina e chiamarono «Delfino», il loro ristorante.

Ora sono quarant’anni di mestiere, di inventiva, di piatti, di stile nell’ospitare, nel servire, nell’intrattenere. Noi tutti, migliaia, grazie a Salvatore e Caterina, conoscemmo il pesce di mare, le specialità della casa marina come se abitassimo là, di Maiori Salvatore e di Minori Caterina. Salvatore e Caterina conquistarono perfino quel carattere storto di Martinazzoli, le bizzarrie di Cossiga, il giudizio buono della borghesia bresciana e lombarda, intellettuali, industriali, artigiani, poeti e pittori. Al «Delfino» sono molto più che bravi, tanto più in tempo di approssimazione, di cucine cantate e poco curate. Sono bravissimi e compiono 40 anni.

Qui agli Orzi sono nati tre figli. Enzina, i gemelli Nello e Paolo. Nello se l’è preso in prestito Il Signore e il senso della resistenza l’hanno costruito i genitori, il paese, le preghiere di ogni giorno. Ora sono avanzati i nipoti e l’abbraccio di Matteo ci ricorda il tempo che vola, la durezza e la bellezza della vita, l’andare avanti, seguendo gli sguardi di questi piccoli giganti di speranza. Non è stato facile mettere insieme il Mediterraneo e l’Oglio padano. Grazie all’abilità di Salvatore, alla gentilezza di Caterina, alla simpatia di Paolo, all’oculatezza di Enzina, l’anima del «Delfino» è sempre rinfrescante. Il cibo è lussuoso, l’accoglienza ricca dello spirito meridionale e dei sapori profondi del mare. Infine la scuola naturale di cucina. I ristoratori del sud della zona sono passati dal «Delfino», sono cresciuti negli spazi sempre rinnovati di questo mare di pianura. Quarant’anni in sala e in cucina sono pesanti, sono una vita. Complimenti, buona vita per i prossimi quarant’anni.